Giacomo Serpani: “La mia ricerca pittorica si basa principalmente sulla relazione tra decorazione e decadimento, ma cerco di mantenere un dialogo costante con le persone a me vicine per approfondire ciò che rappresento.”
Giacomo Serpani: “La mia ricerca pittorica si basa principalmente sulla relazione tra decorazione e decadimento, ma cerco di mantenere un dialogo costante con le persone a me vicine per approfondire ciò che rappresento.”
Come e perché hai iniziato la tua carriera artistica?
Il mio approccio al disegno è sempre stato istintivo; sin da bambino il mio gioco preferito erano fogli e matite. Crescendo, sono stato fortunato che i miei genitori notassero questa passione, e un’attività che facevamo insieme come famiglia era visitare musei e gallerie in Italia e all’estero.
Come hai scoperto il tuo medium e perché lo hai scelto?
Nella mia mente, mi sento vicino nel modo di pensare ai pittori post-impressionisti della fine del XIX secolo. Mi piacciono molto i soggetti scelti dai francesi, ma preferisco i colori dei tedeschi e lo stile di disegno più naïf dell’Europa orientale di quell’epoca. Esploro i medium del post-impressionismo e dell’espressionismo europeo. Il passaggio dal disegno alla pittura a olio è stato semplice. In studio, dopo aver dipinto, spesso sento il desiderio di modellare o scolpire soggetti che trovo più interessanti delle mie tele.
Puoi parlarci del tuo processo creativo? Come nasce il tuo lavoro? Quanto tempo impieghi? Quando sai che è finito?
La mia ricerca pittorica si basa principalmente sulla relazione tra decorazione e decadimento, ma cerco di mantenere un dialogo costante con le persone a me vicine per approfondire ciò che rappresento. Fondamentalmente, non credo esista una ricerca metodologica reale e rigorosa. Spesso nasce da scene che fotografo, soggetti che mi colpiscono per la loro stratificazione culturale e il loro carattere folkloristico. Attraverso il disegno, combino persone e luoghi, congelandoli in una scena carnevalesca che esiste grazie alle mie esperienze. Non mi do limiti di tempo per una tela, e dipende soprattutto dalle dimensioni. Capisco che è finita quando la composizione mi appare densa e armoniosa.
Chi sono i tuoi artisti preferiti? Da chi trai ispirazione?
Édouard Vuillard, Claude Monet, Henri de Toulouse Lautrec, Pierre Bonnard, Edvard Munch, Nikifor, Ernst Ludwig Kirchner, Erich Heckel, Kai Althoff.
THE ARTIST
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